Qual è il miglior plotter per stampare in digitale? Rispondere non è semplice senza considerare anche altri fattori come cosa si intende stampare, su che formato, in che dimensione, con che resa, eccetera. In via del tutto generale però, ecco tre caratteristiche fondamentali di un buon plotter per la stampa digitale.
Che caratteristiche ha un buon plotter per la stampa digitale
Partendo dalla tipologia di plotter: nonostante sul mercato siano disponibili ormai numerose alternative, la scelta delle aziende e di chi si occupa in maniera professionale di stampa e decorazione digitale ricade quasi sempre su plotter a penna, plotter inkjet e plotter laser. Gli ultimi due possono suonare più familiari perché hanno un funzionamento simile a quello delle più comuni stampanti domestiche o per ufficio: semplificando molto, infatti, nel caso del plotter inkjet come in quello della stampante inkjet ci sono speciali ugelli da cui esce un getto di inchiostro che si deposita su specifiche porzioni del supporto di stampa e nel caso del plotter laser come in quello della stampante laser l’immagine è ottenuta a partire da un raggio laser. Il plotter a penna funziona, invece, facendo spostare in verticale speciali pennini da cui fuoriesce il colore. Al di là delle differenze che esistono anche tra queste tipologie i plotter, la costante è un’alta qualità di stampa che è irrinunciabile in molte circostanze: quando si stampa materiale pubblicitario, come quando il plotter è utilizzato per la realizzazione di decorazioni digitali. Sulle schede tecniche la resa di stampa nominale è un valore indicato come punti per pollice e misurato in DPI o PPP: maggiori sono DPI o PPP e migliore è la qualità di stampa del plotter digitale.
Considerato che la resa di stampa dipende in larga parte anche da cosa si usa per stampare, un buon plotter è quello che supporta anche inchiostri e coloranti di ultima generazione che in genere sono quelli che permettono di rispettare i colori originali del file di stampa, durano di più nel tempo e hanno un impatto sull’ambiente limitato. Anche che configurazione di inchiostro supporta è tra le caratteristiche che fanno di un plotter per la stampa digitale un buon plotter per la stampa digitale. Il consiglio degli addetti ai lavori è di optare per macchine che stampino almeno in quadricromia o esacromia, nonostante sul mercato si trovino ormai soluzioni per stampare in molte più combinazioni o in combinazioni personalizzate di colori (l’ultima è un’opzione valida per chi lavora con un solo cliente e che abbia un’identità visiva basata su palette di colori molto specifiche, per esempio).
Spesso trascurate, infine, anche le impostazioni di connettività e di compatibilità fanno di un plotter il migliore plotter, se non tra tutti quelli disponibili sul mercato, almeno per le proprie esigenze. Porte USB, connessione WiFi possono rendere più comodo l’utilizzo del plotter che per stampare ed eventualmente tagliare ha bisogno nella maggior parte dei casi di essere collegato a un PC (a meno che non sia uno dei rari plotter con scanner integrati). Un plotter compatibile con i principali sistemi operativi in circolazione scongiura problemi con la lettura del file di stampa che possono allungare i tempi o, nei casi peggiori, risultare in errori di stampa incorreggibili.