Oggi analizziamo una parola che negli ultimi anni si sente sempre più frequentemente, stiamo parlando del termine hipster. In questo articolo scopriremo il significato, la cultura hipster, chi sono e molto altro ancora.
Cosa significa hipster
L’origine della parola hipster risale agli inizi degli anni ’40, non si sa bene l’anno esatto ma secondo alcune fonti storiche dovrebbe essere intorno al ’42. Il termine hipster andò a sostituire la parola “hepcat” che identificava tutte quelle persone appassionate di hot jazz, bebop e che volevano distinguersi dagli amanti dello swing.
Nonostante questo, ufficialmente, il significato della parola è molto incerta, quindi cosa significa hipster: da una parte i jazzisti utilizzavano il termine “hep” per indicare gli appassionati di jazz; ma potrebbe essere ricondotto anche al termine “hipi”, che era il modo gergale in cui gli afroamericani dicevano “apri gli occhi” (open eyes), oppure da hop, parola che indicava l’oppio.
Gli Hipster chi erano?
Solitamente erano ragazzi bianchi, di classe media che in qualche modo conducono uno stile di vita tipico dei jazzisti afroamericani.
Gli Hipster chi sono adesso?
Oggi la parola ha assunto un significato diverso, secondo la definizione dell’Accademia della Crusca si tratterebbe di: “Un giovane tendenzialmente disinteressato alla politica e con velleità fortemente anticonformiste, che si riconosce per atteggiamenti stravaganti e abbigliamento eccentrico e variopinto. ”
Diciamo che oggi un hipster “tipo” è un giovane borghese che si interessa alla cultura di nicchia, sa usare la tecnologia ma preferisce il vintage e che si veste in modo stravagante.
Cultura hipster
La cultura hipster è molto ben definita: gli uomini hipster si riconoscono per la folta barba e i baffi dalle forme più particolari. Si circondano di gadget vintage, indossano jeans skinny, t-shirt molto basic.
Le scarpe più utilizzate sono le Converse. In alternativa si possono utilizzare mocassini stretti e lucidi. Immancabile in inverno sciarpe e cappelli. Le prime devono essere belle lunghe, coloratissime e soprattutto di lana, mentre i secondi, generalmente sempre dello stesso materiale, di qualsiasi colore e preferibilmente fatti a mano.
Generazione hipster e dove trovarla
Dal 2010 che si è iniziato a parlare di Generazione hipster, con veri e propri quartieri legati a questa cultura in tantissime capitali europee.
Ad esempio a Londra i quartieri di Hoxton e Shoreditch; a Parigi il quartiere di Belleville; e a Berlino quello di Prenzlauer Berg. Anche negli Stati Uniti, ad esempio, il quartiere di Williamsburg a Brooklyn è considerato hipster.
Bologna città simbolo italiana degli hipster
Il nostro paese è protagonista di questo fenomeno. Secondo il Sunday Times, Bologna è stata nominata città simbolo italiana degli hipster, grazie al melting pot culturale della città fatta di tanti studenti italiani e stranieri che, inevitabilmente, esplicitano stili ed esperienze di vita diverse distaccandosi dal banale mondo mainstream.