Che cosa sono gli stereogrammi? Tutto quello che non sai

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Quando si parla di sterogrammi ci si riferisce ad immagini piane e bidimensionali. Le stesse sono studiate per apparire ai due occhi in maniera non chiara, per poi trasferire una immagine che viene percepita dal cervello in due modalità diverse. L’immagine stereoscopica non è altro che una illusione ottica che inganna gli occhi, grazie alla sua profondità.

Scopriamo insieme tutto quello che bisogna sapere sugli stereogrammi.

Che cosa sono gli stereogrammi?

Se ne vedono tantissimi ogni giorno, eppure non tutti sanno cosa sono gli stereogrammi. Questi disegni sono studiati appositamente per ingannare l’occhio e il cervello a prima vista. L’oggetto che si desidera mettere a fuoco sembra che sia proprio dietro il monitor/schermo.

Nei primi tempi, il termine indicava una immagine parallela che si poteva visualizzare correttamente solo se guardata attraverso lo stereoscopio. Man mano, nel tempo, la terminologia è entrata a far parte del linguaggio comune e alcune immagini si possono vedere tramite appositi occhiali.

Visione degli stereogrammi

È uno studio complicato quello degli stereogrammi e nessuno può impararlo in pochissimo tempo. L’angolo di convergenza non è fisso, come sembra, ma variabile. Quando l’uso delle immagini tridimensionali è diventato “comune”, sono stati creati degli appositi occhiali per abituare l’occhio invitandolo ad armonizzare la figura in oggetto.

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Per vedere lo stereogramma è necessario imparare una tecnica particolare, facile e intuitiva.

Come nasce uno stereogramma

Come accennato, nel momento in cui si ha davanti uno stereogramma si potrà notare l’angolo di convergenza di visione non fisso ma variabile (a dispetto della distanza dell’osservatore). Il cervello attua un processo di elaborazione che visualizzano due immagini distinte e recepite distintamente dall’occhio sinistro e da quello destro.

Nonostante l’immagine sia la medesima, i due occhi focalizzeranno due immagini differenti con percezione di tridimensionalità e distanza particolari. Cosa significa? L’occhio sinistro noterà la forma al suo angolo e così l’occhio sinistro.

Il risultato finale prevede una visione tridimensionale, grazie all’elaborazione del cervello che trae informazioni sulla posizione e sulla profondità. In realtà è solo una illusione ottica, voluta appositamente da una serie di immagini e colori astratti.

Chi crea gli stereogrammi sa bene che dietro i colori e il disegno si nasconde una sola immagine. Questa si presenta con due porzioni di tipo complementare, oppure si divide in due immagini ognuna delle quali destinate ad uno dei due occhi.

La percezione del cervello è chiara, con due immagini distinte visibili direttamente ad occhio nudo. È l’inganno che si crea ad essere altamente affascinante, con la sensazione di profondità per una sola unica immagine.

Storia dello stereoscopio

Per capire da dove nasce tutto questo bisogna fare un piccolo passo indietro nel tempo. Charles Wheatstone ha, nel 1883, costruito uno stereoscopio con una combinazione di specchi e prismi. Questo primo prototipo era in grado di regalare una immagine tridimensionale da una realtà bidimensionale.

Nel 1851, lo strumento è stato reso più funzionale e compatto (a forma di binocolo) da David Brewster. Dieci anni dopo, Holmes decide di inventare uno strumento economico per avvicinare tutti quanti a questa illusione ottica, molto divertente.