Secondo quanto rilevato da un recente studio svolto sulla popolazione europea, pare che patologie senili come osteoporosi e demenza siano strettamente legate tra di loro. Infatti, condividono diversi fattori di rischio a partire dall’età, ma non solo. Queste patologie non arrivano per forza con l’aumentare dell’età ma possono avere anche altri fattori che risultano determinanti.
Naturalmente, tutte quelle persone anziane che presentano già i primi sintomi legati alla demenza senile e all’osteoporosi che comporta una ridotta capacità motoria, per spostarsi utilizzano il servizio di trasporto disabili Roma che mette a disposizione un mezzo idoneo per un viaggio sicuro.
Lo scopo della ricerca a livello europeo
Tornando però a parlare dell’argomento del giorno, diverse persone si sono chieste più volte se esiste un qualche tipo di legame tra osteoporosi e demenza che è in grado di mandare in agitazione tutte quelle persone che con il passare dell’età mostrano i primi segni di degenerazione articolare e ossea. Per rassicurare tutti è bene dire fin da subito che non risulta che la fragilità delle ossa renda anche più fragili le cellule cerebrali.
Al giorno d’oggi a soffrire di osteoporosi sono all’incirca 200 milioni di donne e l’indebolimento del sistema scheletrico colpisce all’incirca il 15% delle persone che hanno superato i 50 anni di età. Lo studio ha seguito oltre 60 k di pazienti nell’arco di oltre 20 anni al fine di avere un quadro più esaustivo possibile.
Lo studio in questione è in assoluto il primo del suo genere sia perché mette in cerca una correlazione tra le due patologie e ha seguito per così tanto tempo un numero così ampio di pazienti. Ciò ha consentito di fare dei confronti diretti tra i diversi soggetti che presentavano osteoporosi, tenendo ovviamente conto non solo dell’età ma anche di altri fattori come il genere e la presenza o meno di altre patologie tipiche dell’età senile.
I dati della ricerca durata vent’anni
Lo scopo era quello di verificare quante persone affette da osteoporosi nel giro di vent’anni avrebbero sviluppato un qualche tipo di demenza. Al termine dello studio, è risultato che il 20% delle donne con osteoporosi avevano poi ricevuto una diagnosi di demenza. Il dato è da confrontare con quello relativo alle diagnosi di demenza in pazienti che invece non avevano problemi osteoarticolari che invece è del 16%. Invece per quanto riguarda gli uomini, il 22% di chi soffriva di osteoporosi ha sviluppato problemi di demenza mentre contro il 15% degli uomini con le ossa a posto.
Le conclusioni dei medici
Da una prima lettura a freddo dei dati le percentuali non sono così significative ma si evidenzia una piccola correlazione. Tuttavia, i medici spiegano questo risultato non tanto annoverando tra le cause della demenza la fragilità ossea ma piuttosto facendo un ragionamento più ampio sui fattori di rischio e gli stili di vita. Infatti, osteoporosi e demenza senile condividono più di un fattore di rischio, come già anticipato all’inizio.
Sono infatti patologie senili che hanno cause comuni poiché l’origine sta tutta negli stili di vita. Fattori come l’alimentazione, l’abuso alcol. Il fumo e soprattutto la sedentarietà sono strettamente legate alla comparsa delle patologie in esame.
I consigli dei ricercatori: più moto!
Il movimento e l’attività motoria sono fondamentali per prevenire entrambe le patologie poiché è in grado di migliorare la circolazione facendo arrivare più facilmente ossigeno e altre sostanze nutritive al cervello. Inoltre, fare movimento quotidianamente rafforza le ossa e il muscolo cardiaco prevenendo anche altre patologie tipiche della senilità come quelle a cariche del sistema cardiovascolare. Proprio grazie al miglioramento della circolazione, anche le ossa ricevono maggiori nutrienti, a partire dal calcio che è l’ingrediente fondamentale per garantire ossa forti e resistenti.
In conclusione, lo studio consiglia a tutte le persone che hanno superato i 50 anni di camminare ogni giorno per almeno 30 minuti per prevenire la comparsa di patologie come la demenza e l’osteoporosi. Basta questo per evitare quest’ultima patologia di tipo sistemica che è legata a una riduzione della massa ossea e all’alterazione del tessuto osseo, rendendo anche una semplice caduta in casa molto pericolosa e costringendo a richiedere il servizio di trasporto disabili Roma.