Il taglio dell’erba è un’operazione alla quale tutti i proprietari di un prato o di un giardino sono chiamati frequentemente, in particolar modo in alcuni periodi dell’anno. A seconda delle dimensioni del prato, l’attività in questione può risultare lunga e anche faticosa, ma in linea generale non si dovrebbe mai attendere troppo tra un taglio e l’altro e soprattutto si dovrebbe evitare che l’erba superi una determinata altezza.
Vista l’importanza dell’operazione per tutti coloro che praticano giardinaggio, cerchiamo di fornire qualche consiglio utile su quando e come tagliare l’erba nel corso dell’anno, con un breve cenno anche al tipo di rasaerba che può essere utilizzato.
Quando tagliare l’erba? Il parametro altezza
In riferimento all’altezza, secondo una regola comunemente accettata, l’erba dovrebbe essere tagliata quando supera i 9-10 cm di altezza circa; un altro consiglio condiviso da tutti è quello di non tagliare più di un terzo dell’altezza raggiunta.
Se, facendo un esempio pratico, l’erba ha raggiunto 15 cm, dovrebbe essere abbassata al più fino ai 10 cm. Se invece, facendo un ulteriore esempio, ha raggiunto i 9 cm, la si potrà portare al massimo a 6 cm. È molto importante non lasciar crescere troppo l’erba perché così tende a indebolirsi.
Se dopo il taglio di un terzo l’erba risultasse più alta di 10 cm non è consigliabile effettuare subito un secondo taglio, ma si dovrà invece attendere qualche giorno e portarla poi alla giusta altezza (tra i 6 e 10 cm al massimo).
Quando tagliare l’erba? La stagione
Facendo riferimento ai periodi dell’anno, il primo taglio dovrebbe avvenire in primavera. Per quanto riguarda la cadenza, molto spesso è sufficiente un taglio settimanale. Il periodo di massima crescita è quello che va dagli inizi di maggio sino alla fine di giugno. In questo bimestre, a seconda dei casi, potrebbero essere opportuni anche due tagli settimanali. Nel periodo tra la fine di giugno e settembre l’erba può essere tenuta leggermente più alta del normale.
La cadenza settimanale dovrebbe durare fino al periodo autunnale. Durante l’inverno l’erba non cresce o cresce pochissimo e quindi la rasatura non è in genere necessaria.
Come tagliare l’erba?
In primis è necessario ricordare che la lama del rasaerba deve essere sempre tenuta ben affilata. Così facendo, il taglio sarà netto e non si strapperanno gli steli. Un taglio netto ha sia ragioni estetiche che motivazioni di salute del prato (tempi di cicatrizzazione ridotti e riduzione del rischio di malattie).
È necessario evitare di tagliare l’erba quando il prato è asciutto, mai quando è bagnato o particolarmente umido, ma nemmeno quando è troppo secco.
È consigliabile che tra una rasatura e l’altra lo schema di taglio sia alternato. Se una settimana si è effettuato il taglio muovendosi parallelamente a un determinato riferimento (per esempio un muretto), la volta successiva si dovrà procedere perpendicolarmente. Questa accortezza è utile per mantenere l’erba verticale, con evidente guadagno estetico.
Quale rasaerba utilizzare?
In commercio sono disponibili molti modelli di rasaerba. Per quanto concerne l’alimentazione si distinguono essenzialmente quelli con motore a scoppio, adatti per prati di grandi dimensioni, e quelli elettrici, utilizzabili per giardini medio-piccoli.
Relativamente al sistema di avanzamento, si può scegliere tra rasaerba a spinta o a trazione (semoventi). Su terreni pianeggianti con una superficie fino a circa 1.400 metri quadrati, il rasaerba a spinta è un’ottima scelta.
Se ci si trova a dover operare su prati in pendenza, con avvallamenti e con erba alta e piuttosto dura, risulta più performante un rasaerba semovente.
Non esiste in definitiva una soluzione migliore in assoluto, bensì una soluzione migliore a seconda dello specifico caso. La scelta fra un modello e l’altro dipenderà quindi dalle proprie esigenze, sia relative al terreno, sia al budget che si vuole destinare all’acquisto di un ottimo tagliaerba.