I solstizi, così come gli equinozi, rappresentano delle cadenze importanti per il nostro pianeta, sono degli eventi che ci rendono partecipi di ciò che la nostra Terra sta vivendo. L’equinozio di primavera, il solstizio d’estate, l’equinozio d’autunno e il solstizio d’inverno, sono momenti del globo che coincidono con il passaggio delle stagioni e con i raggi del Sole.
Solstizio è una parola che deriva dal latino solstitium ed è composta da sol, che significa sole e dal verbo stare, indicando come il sole stia fermo nel cielo. Equinozio invece deriva dalla locuzione latina aequa nox indicando una uguale durata di giorno e notte. Si tratta di due fenomeni differenti, quindi non è corretto parlare di equinozio d’inverno.
Solstizio d’inverno cos’è
Per capire cos’è il solstizio invernale e i fenomeni simili, occorre fare un piccolo ripasso di geografia astronomica. La Terra compie un giro di 24 ore intorno al proprio asse di rotazione, si tratta di un asse immaginario che va dal polo Nord al polo Sud. Questo movimento è chiamato rotazione e determina il giorno e la notte.
Il nostro globo compie anche una seconda rotazione, chiamata rivoluzione, seguendo un’orbita immaginaria, intorno al sole e questo determina le stagioni. Per lo scorrere delle stagioni contribuisce anche il fatto che l’asse terrestre ha un’inclinazione (che cambia nei vari momenti dell’anno).
A causa di questa inclinazione i raggi solari che arrivano sulla Terra colpiscono in maniera differente la superficie generando notti e giorni di durata diversa. Durante gli equinozi si verifica un fenomeno unico, infatti, a causa della posizione assunta durante la rotazione, i raggi sono perpendicolari sulla superficie e notte e giorno hanno uguale durata.
Solstizio inverno
Invece i solstizi indicano la posizione del sole in quei particolari giorni. Durante il solstizio d’estate, che si verifica intorno al 20 o 21 giugno, il sole raggiunge il punto più alto nella sua orbita apparente, mentre durante il solstizio invernale il sole arriva al suo punto più meridionale.
I giorni di equinozio possono non cadono sempre nella stessa giornata, possono variare tra il 21 o il 22 dicembre. E’ davvero raro che capiti il 20 o il 23 dicembre, come è successo il 23 dicembre del 1903 e come succederà il 23 dicembre del 2300.
Quest’anno il solstizio cadrà il 21 dicembre alle ore 15:59, ma ogni anno l’evento tarda di 5 ore 48 minuti e 56 secondi, durante l’anno bisestile si riallinea pareggiando l’anno solare con quello civile, ecco perché il solstizio non cade sempre lo stesso giorno.
Il solstizio d’inverno nell’antichità
Il solstizio d’inverno ha un significato astronomico e uno più sociale ricordato nelle società dei popoli antichi i quali ricordavano il passaggio dal buio alla luce. Nel giorno in cui il sole si ferma per riprendere il suo cammino tornando ad allungare le nostre giornate, i romani dedicavano una festività, il Sol Invictus, il sole vittorioso, festività che sarebbe l’origine pagana del Natale.
Questo rappresentava un periodo importante per i romani che in quei giorni festeggiavano i Saturnali, una settimana dal 17 al 23 dicembre dedicata al dio dell’agricoltura. Anche in Cina il solstizio d’inverno ricorda un passaggio, quello delle forze Yin che si trasformano progressivamente nelle forze energetiche dello Yang, in tutto l’Oriente questa è un’importante ricorrenza per ricordare i defunti.